Scoliosi e asimmetrie
Scoliosi: un percorso, non solo una curva
Lavorare sulla scoliosi significa occuparsi della persona nella sua interezza: postura, controllo motorio, percezione del proprio corpo e gestione nel tempo, non solo dell’angolo sulla radiografia.
- •Valutazione clinico–funzionale e lettura condivisa degli esami.
- •Percorso individuale di Rieducazione Posturale Globale (RPG).
- •Monitoraggio nel tempo e indicazioni per l’autogestione quotidiana.
Obiettivi
Cosa si può realisticamente ottenere
Nella scoliosi gli obiettivi vengono sempre adattati all’età, al quadro radiologico, alla presenza o meno di dolore e al contesto (scuola, sport, carichi di studio). Il lavoro combinato con il medico è spesso fondamentale.
- Migliorare il controllo posturale in piedi, seduti e durante i gesti quotidiani.
- Ridurre la rigidità e le tensioni eccessive lungo le catene muscolari coinvolte.
- Aumentare la consapevolezza del proprio allineamento, senza creare allarmismi inutili.
- Favorire l’autonomia con indicazioni e strategie pratiche per gestire il proprio corpo nel tempo.
La RPG non sostituisce la sorveglianza medica o l’eventuale trattamento con busto, ma può affiancarli con un lavoro mirato sul movimento e sulla percezione.
Percorso
Come viene strutturato il lavoro
La durata e la frequenza non sono prefissate: vengono adattate alla fase di crescita, all’evoluzione della curva e alla possibilità reale di inserire le sedute nella vita di tutti i giorni.
- 1. Prima valutazione
Colloquio con il ragazzo/la ragazza e con i genitori, raccolta della storia clinica, visione di RX e referti, osservazione posturale e test di mobilità. - 2. Programmazione
Si concordano obiettivi realistici e si definisce un primo ciclo di sedute RPG, in genere più ravvicinate. - 3. Monitoraggio
A intervalli prestabiliti si rivedono postura, sintomi, qualità di vita e – in accordo con il medico – controlli radiologici. - 4. Mantenimento
Quando la situazione è più stabile, il lavoro si dirada e viene mantenuto con esercizi e indicazioni per casa.
Famiglia
Il ruolo di genitori e insegnanti
Per un ragazzo con scoliosi, famiglia e scuola sono parte del percorso: non per “controllare la schiena” in ogni istante, ma per creare un contesto il più possibile coerente e sostenibile.
- Dare informazioni chiare, evitando messaggi allarmanti o catastrofici.
- Condividere con il fisioterapista eventuali dubbi su sport, zaini, posture scolastiche.
- Aiutare il ragazzo a ricordare gli appuntamenti e le indicazioni concordate, senza trasformarle in controllo ossessivo.
- Mantenere il dialogo con il medico di riferimento per un quadro aggiornato e condiviso.
Domande frequenti
Domande su scoliosi e percorso RPG
La scoliosi può guarire?
Dipende dal tipo di scoliosi, dall’età e dalla fase di crescita. L’obiettivo realistico spesso non è “cancellare” la curva, ma contenerne l’evoluzione, migliorare il controllo posturale e la qualità di vita, lavorando in rete con il medico.
È sempre necessario il busto?
La prescrizione o meno del busto spetta al medico specialista. La RPG può affiancare il trattamento con busto occupandosi di postura, mobilità e percezione del corpo, ma non lo sostituisce.
Lo sport è controindicato?
Nella maggior parte dei casi, lo sport non è vietato e anzi può essere un alleato importante. È però utile personalizzare carichi e modalità, valutando insieme caso per caso.
Ogni quanto fare i controlli?
Il calendario dei controlli radiologici è deciso dal medico. Dal punto di vista fisioterapico, il monitoraggio avviene durante le sedute con osservazioni cliniche e posturali ripetute nel tempo.